domenica 20 dicembre 2015

Fondi Europei (le gestioni) ...


La programmazione dei Fondi Europei si divide in due categorie:

FONDI A GESTIONE DIRETTA: I programmi di sviluppo sono gestiti e monitorati direttamente dall'Unione Europea tramite le Direzioni Generali e le "Executive Agencies".

Per l'accesso ai fondi a gestione diretta: il beneficiario si relaziona direttamente con l’istituzione europea.

Esempi di fondi a gestione diretta sono: Erasmus plus – Creative Europe – Horizon2020

FONDI A GESTIONE INDIRETTA: Le risorse europee sono programmate dagli Stati e dalle Regioni.

Fondi a gestione indiretta: il beneficiario si relaziona con un ente preposto alla gestione del fondo (regioni, enti locali, ministeri agenzie nazionali etc..)

Esempi di fondi a gestione indiretta: POR Fse

sabato 19 dicembre 2015

Politica e democrazia ...

POLITICA E DEMOCRAZIA sono partecipazione, discussione, ascolto e decisioni condivise (soprattutto sui temi fondamentali) e quando questa condivisione non c'è (soprattutto sui temi fondamentali) non si decide perché indice di tempi non maturi ... 

COSÌ AVVENNE per la nostra Costituzione (testo invidiato da tutto il mondo democratico) quando ideologie e partiti di destra, centro e sinistra incrociarono le loro convinzioni in discussioni di anni prima di giungere alle brillanti conclusioni di quel testo (bellissimo nella teoria molto meno nelle applicazioni dei decenni che seguirono) ... 

COSI INVECE NON AVVIENE OGGI (ormai da decenni) dove alla "politica del fare" (in fretta) di silviana memoria e' seguita la "politica delle riforme" (non condivise) di matteiana attualità ... IL RISULTATO? un paese che vivacchia tra proclami sempre più lontani dalla realtà, di un popolo disaffezionato e disimpegnato dalla politica (con sommo piacere di chi, da quella politica, deve trovar da vivere ed intrallazzare) ... 

IN QUESTO CONTESTO parlare di democrazia, di partecipazione e di Politica (quella con la P maiuscola, quella per i Beni Comuni) e' più che fuori luogo ... LA SOLUZIONE? l'impegno ... serio, competente, disinteressato per costruire un futuro meno peggio del presente ...

lunedì 9 novembre 2015

Rompiamo il silenzio ... per Nino Di Matteo

Roma -Sabato 14 Novembre – ore 10,00
Largo Ricci (Via dei Fori Imperiali)

“Rompiamo il silenzio”, è questo il titolo della manifestazione nazionale che si terrà a sostegno del sostituto procuratore di Palermo Antonino Di Matteo, magistrato che indaga sulla trattativa Stato-mafia assieme al procuratore aggiunto Vittorio Teresi e i pm Roberto Tartaglia e Francesco Del Bene, oggetto di una vera condanna a morte da parte del capomafia corleonese Totò Riina.


Scendiamo in piazza per ‪#‎rompereilsilenzio‬, far sentire al magistrato la vicinanza di tanti italiani onesti e, soprattutto, chiedere ai vertici dello Stato di non ripetere lo stesso errore del passato, lasciando solo chi è in prima linea per scoprire la verità su quanto avvenuto dal biennio stragista del ’92-’93 in poi.

Raduno alle ore 10 presso Largo Ricci (fine Via Cavour), poi corteo che si snoderà per le vie del centro di Roma passando per Via Dei Fori Imperiali, Piazza della Madonna di Loreto, Piazza Venezia, Via Cesare Battisti, ed infine giungere a Piazza Santi Apostoli dove si svolgerà un sit-in.



domenica 8 novembre 2015

Intervento del Mons. Infanti "Expo: nutrire il pianeta o le multinazionali?"

Interessante intervento del Mons. Infanti al Convegno "Expo: nutrire il pianeta o le multinazionali".
....qualcuno ultimamente mi ha detto "ma è possibile che ci dobbiamo far difendere da preti e comici?"
Già! E i politici? ...
Simonetta



https://www.youtube.com/watch?v=CB91aiqhHT0&index=7&list=PLXjCLoTm9x9xp9r14nwBPjNkHO04WXhnO

giovedì 5 novembre 2015

E' nata l'associazione "SINAPSI"

A SINAPSI possono aderire soltanto ASSOCIAZIONI.

Lo scopo è la costituzione di una Piattaforma (SINAPSI), composta da questi sistemi:

• Un sistema di partecipazione e voto basato su AIRESIS, con possibilità di verifica trasparente del voto effettuato.

• Un sistema di gestione degli utenti integrato che permetta a chi si iscrive di utilizzare tutti i servizi con un unico sistema di autenticazione.

• Un sistema di condivisione dei dati, di messaggistica e di gestione degli eventi che si integra nei sistemi indicati precedentemente.

• Un sistema di pubblicazione su web (un blog) autonomo per ogni socio.

SINAPSI è nata per Coordinare le Autonomie.

L’utente registrato vedrà questa pagina iniziale. 

Le singole associazioni potranno personalizzare le pagine a loro piacimento.



SINAPSI

giovedì 1 ottobre 2015

Referendum Scuola: comunicato stampa

COMUNICATO STAMPA ... dal Coordinamento Referendum Abrogativo Scuola (http://www.referendumabrogativoscuola.it):

Siamo arrivati a 458 mila firme. Per questo brillante risultato dobbiamo dare grandissimo merito ai tanti genitori, colleghi, Consiglieri Comunali e liberi cittadini che si sono prodigati in ogni comune d’Italia. Tanti davvero non si sono risparmiati. Dobbiamo fare i complimenti soprattutto alle migliaia di mamme, papà, nonni che si sono battuti per la scuola dei nostri figli.

Abbiamo cercato di raggiungere la quota 500.000 firme nei soli due mesi disponibili (agosto e settembre) per indire subito il Referendum nella primavera 2016.

Consapevoli del poco tempo a disposizione, volevamo a tutti costi arrivare all’abrogazione dell’intera legge 107 prima che venissero scritte le famose “deleghe in bianco“ ed evitare, così, che addetti ai lavori ed alunni sopportassero le conseguenze nefaste di questa riforma anche solo per un giorno.               

Abbiamo lavorato nel silenzio omertoso e ingiustificabile della televisione di Stato pagata da noi contribuenti  per fornirci  un’informazione oggettiva su temi di interesse pubblico come un referendum popolare.

Ma non ci lasciamo scoraggiare, anzi pensiamo che questa mancata informazione sia un ulteriore motivo per far valere la volontà popolare. Non vogliamo sottostare al volere di pochi che vogliono soffocare la voce di tanti!

Essendo stata approvata la legge a luglio inoltrato, nel tentativo di abrogarla prima possibile, siamo stati costretti a raccogliere le firme subito per consegnarle in Cassazione a Roma entro il 30 settembre.

Abbiamo lavorato alacremente per coordinare il lavoro dei Consiglieri comunali e degli attivisti, i quali , raccogliendo le firme in centinaia di piazze italiane, hanno sensibilizzato l’opinione pubblica su tematiche rilevanti ma poco trattate dai media, quali: l’educazione  sessuale precoce, l’educazione di genere, i rischi insiti nella soppressione della democrazia e della partecipazione collegiale a scuola, la limitazione della libertà d’insegnamento, la deriva autoritaria e privatistica della scuola concepita come vera e propria azienda, la colonizzazione culturale che nega ai genitori il diritto ad educare i figli secondo le proprie convinzioni in nome di un relativismo  che non  riconosce i valori della famiglia stessa. Diritti della famiglia minati anche dalla recente “deportazione dei precari”. Sarà questo il nostro punto di partenza per proseguire nella nostra battaglia.

L’esperienza ha visto edificare un rinnovato rapporto scuolafamiglia che ha prodotto, nelle intense settimane di lavoro, un’alleanza proficua, che ci ha visto uniti nella lotta e che ha permesso di poter operare scelte condivise e decisive  per una maggiore tutela e benessere dei bambini in ambito scolastico.

Nei due pregressi mesi, abbiamo creato una rete di migliaia di persone attive in tutt’Italia sia mediante l’utilizzo di importanti social networks  quali  facebook e whatsapp, sia con la costituzione di numerosi comitati sul territorio nazionale.  Abbiamo, grazie a ciò, raccolto poco meno di 500mila firme. Per un prossimo trimestre,  questa  rete,  già  attiva  e  collaudata,  potrà  essere  allargata  ulteriormente  con  il  contributo  e  l’impegno  dei  singoli  per  giungere  ad  un  risultato  sicuramente  superiore alle 500.000 firme richieste.

Questa proiezione è evidentemente realistica visto che, negli ultimi sette giorni di raccolta firme, il numero dei sottoscrittori e degli attivisti è aumentato in maniera esponenziale!

Ciascuno si è impegnato sul territorio a divulgare le informazioni che hanno sortito notevole interesse e coinvolgimento da parte della pubblica opinione.  Tutti saremo impegnati a diffondere ulteriormente  i  motivi che animano la nostra iniziativa referendaria. Chiederemo, inoltre, a tutti di firmare nuovamente e di coinvolgere quanti sono stati impossibilitati a farlo, data la ristrettezza dei tempi.

Raccogliere milioni di firme ci permetterà anche di avere un grosso vantaggio nel raggiungimento del quorum nella prossima campagna referendaria, la cui decorrenza, che verrà a breve comunicata, si concretizzerà in un trimestre compreso tra il 01 gennaio e il 30 settembre 2016.

Alle prevedibili critiche che giungeranno dai “soliti noti” rispondiamo da subito: “meglio l’anno prossimo che mai”.
 In quanto cittadini di questo Paese, abbiamo il diritto di esercitare la nostra sovranità incidendo sulle decisioni di un governo autoritario, autoreferenziale, non trasparente e insensibile al dialogo con le parti sociali e all’ascolto delle famiglie e degli operatori scolastici. 

In molti, mossi da motivazioni più o meno palesi, hanno boicottato la nostra iniziativa referendaria diffondendo informazioni scorrette, per confutare le quali, sono stati sottratti tempo ed energie preziose al raggiungimento dell’obiettivo ultimo di raccolta firme. L’incoraggiante risultato ottenuto in questi due mesi rappresenta la prova tangibile che i cittadini possono e devono avvalersi di un’arma potente e risolutiva quale il referendum, come strumento concreto messo a disposizione dalla Costituzione per esercitare la volontà popolare.

Visto che, ad oggi, non è stata avanzata alcuna proposta di cancellazione dell’INTERA LEGGE 107 , la nostra coscienza e il nostro senso di responsabilità ci spingono ad assumerci  l’onere di rinnovare l’iniziativa referendaria con la nuova raccolta di firme in un prossimo trimestre.

Vi invitiamo dunque a prestare, nell’immediato, il vostro preziosissimo contributo al fine di allargare e potenziare l’attività del Comitato di cui siete parte integrante ed indispensabile.

A breve provvederemo a comunicarvi le nuove iniziative promosse.

Uniti si vince.


Vietato arrendersi.

martedì 1 settembre 2015

con il Comitato Zero Waste ... per Rifiuti Zero

Il Governo si appresta a varare il Decreto attuativo dell'art.35 dello "Sblocca Italia". Lo schema di decreto è costruito in modo da incrementare la “capacità di incenerimento” nelle diverse aree del paese.
Un documento irricevibile:
A) perché presuppone che il rifiuto urbano residuo debba comunque passare attraverso l'incenerimento. E' non c'è niente, NIENTE che attesti un tale obbligo nelle Direttive UE, citate a sproposito nel Documento;
B) perché tanti passaggi di calcolo sono artificiosamente errati al solo scopo strumentale di massimizzare le necessità di ulteriore incenerimento. Come quando ad esempio si assume il conseguimento del 65% di raccolta differenziata come il massimo raggiungibile! Non si tiene conto di quelle Regioni che prevedono obiettivi di raccolta differenziata superiori, ed in certi casi (ad es. Veneto) marcatamente superiori: queste Regioni verranno costrette a rivederli al ribasso?
C) non si prevedono scenari operativi alternativi, come gli impianti a freddo con recupero di materia (cosiddette "Fabbriche dei Mate riali") che non solo sono praticabili e praticati, ma si stanno diffondendo nelle programmazioni locali in molte parti d'Italia
D) non si prendono neanche in minima considerazione gli scenari incrementali di recupero materia attualmente in discussione a livello UE, nel corso del dibattito sulla "Economia Circolare", e che con ogni probabilità porteranno ad un aumento degli obiettivi di recupero materia (70% rispetto all'attuale 50%, assunto dallo Schema di Decreto). E qualcuno ci dovrà spiegare come la cosa potrà coesistere, con una situazione impiantistica che richiede alimentazione con flussi di rifiuto urbano residuo, garantiti per 20/30 anni.

Questo Decreto è quindi un ben congegnato attacco agli interessi collettivi, studiato da pochi soggetti a cui saranno assicurati ingenti e facili guadagni.

A questo attacco bisogna rispondere con altrettanta determinatezza.

Ecco alcune linee di contrattacco a cui stiamo lavorando:
- il potenziamento degli inceneritori già esistenti e la costruzione di nuovi peggiorerà la qualità dell'aria.
È una grave illegalità, in contrasto con le norme a tutela della qualità dell'aria e della salute pubblica. 

Stiamo approntando un’azione legale.
- questa scelta è ampiamente sovvenzionata con denaro pubblico, a carico di imprese e famiglie (tassazione bollette luce per incentivare energie rinnovabili). Questo è in contrasto con il diritto alla libera impresa e si configura come concorrenza sleale a danno delle attività produttive del riciclo e del riuso. Stiamo creando alleanze con questi operatori economici.
- l'incenerimento è il trattamento più costoso e questo costo sarà totalmente a carico di noi cittadini. 

Come già accaduto ci sostituiremo ai mezzi di informazione per diffondere queste scomode verità.
- i fattori di emissione di gas clima alteranti degli inceneritori sono tre volte maggiori del riciclo. Pertanto il decreto creerà le condizioni per mettere l'Italia in condizione di infrazione delle norme comunitarie sulla riduzione di queste emissioni. Denunceremo questa situazione alla Commissione Europea. Invece di questo scempio, vogliamo che si discuta della nostra Proposta di Legge Rifiuti Zero e chiediamo che sia immediatamente preparato un Piano Nazionale di riparazione, riutilizzo e riciclo che darebbe lavoro diffuso e possibilità concrete di impresa locale nello spirito della Economia Circolare e della Blue Economy.

lunedì 25 maggio 2015

Carta di intenti ...

LA CARTA DI INTENTI ... APPROVATA
ALL'ASSEMBLEA COSTITUTIVA DEL 24 MAGGIO 2015 ...

L’Associazione “rinnoVitalia”, affermando il valore della legalità, della solidarietà, il rispetto dei beni comuni, il perseguimento della giustizia, della tutela dell’ambiente, dell’uguaglianza e dell’inclusione, con lo scopo di rafforzare ed estendere i diritti civili e sociali a tutti i cittadini, vuole proporre una politica che parta dalla moralizzazione della stessa, soprattutto con la democrazia e l’etica dentro i partiti, affinché si possa diffondere nella società una cultura basata sui predetti valori, attraverso il rispetto e l’attuazione dei principi fondamentali della nostra Carta Costituzionale, garantendo l’equilibrio e il bilanciamento dei poteri istituzionali riportandola alle origini con la revisione di tutte le modifiche ad essa apportate dai vari governi succedutisi negli anni.

Inoltre si prefigge di fare in modo che vengano applicati in toto gli articoli che indicano come i Cittadini sovrani possono esprimersi al di fuori delle rappresentanze elette (Democrazia Diretta) come per Articoli 50, 71, 75 e 138.

Le linee guida dell’Associazione possono essere riassunte in:

Più uguaglianza e più opportunità
La mancanza di lavoro, sovranità nazionale e adeguati investimenti che in questi anni hanno avuto come conseguenza l’alta tassazione, la perdita di decine di migliaia di posti di lavoro e la perdita di capacità produttiva, hanno generato l’impoverimento di fasce sempre più ampie della popolazione, la mancanza di prospettive per le giovani generazioni, la sofferenza crescente della piccola e media impresa, la messa in discussione di conquiste importanti nel campo del lavoro, del commercio, dell’artigianato, dell’agricoltura, delle pensioni, della tutela della salute e dell’istruzione stessa.

La politica finanziaria, monetaria ed economica applicata oggi pretende infatti di far coincidere gli interessi dei cittadini Europei con gli interessi della finanza internazionale e dei grandi potentati economici a essa legati, violando il diritto alla vita dignitosa di ogni cittadino.

Più legalità
La centralità del profitto e del denaro ha introdotto nel tessuto del sistema politico, delle Istituzioni, della società civile e dell’economia una diffusa insofferenza alle regole etiche, a favore dell’appropriazione privata di risorse pubbliche e di beni comuni, dell’evasione ed elusione dagli obblighi fiscali, dando ampia dimostrazione di indifferenza verso le necessità collettive.

L’Associazione “rinnoVitalia” vuole battersi affinché le cupole politico-affaristiche in ogni parte d’Italia siano contrastate non solo con le iniziative delle Procure, ma anche attraverso la diffusione della cultura dell’onestà, che bonifichi le istituzioni dalla presenza di uomini contigui alle lobby.

E’ necessario introdurre regole che liberino la pubblica amministrazione e la società dalla invadenza delle partitocrazie, dall’eccessiva burocrazia e dal malaffare, e che affermino la piena trasparenza nella azione dello stato in tutte le sue articolazioni, contrastino la penetrazione della criminalità nelle attività pubbliche e negli appalti, impediscano l’appropriazione delle risorse pubbliche per costruire consenso a partiti o persone.

Nel segno del rinnovamento “rinnoVitalia” intende perseguire:
Il contrasto all’egemonia liberista sull’economia e sulla politica che ha messo in discussione i diritti sociali dei cittadini accettando un’impostazione secondo la quale il mancato sviluppo dell’Italia è dovuto soltanto alla rigidità del mercato del lavoro, all’eccesso di tutele sociali e all’intervento dello Stato.

Il contrasto ad una idea di Europa fondata sugli interessi economici e finanziari privati, votata alla distruzione dell’intervento pubblico, che è invece regolatore e fondamentale fattore di sviluppo economico e di giustizia sociale.
L’affermazione dello strumento delle primarie degli iscritti e delle candidature telematiche sicure, protette e controllabili per evitare il distacco tra cittadini e istituzioni.

Guardare lontano
L’Associazione “rinnoVitalia” vuole costruire una proposta che si basi sull’attuazione dei principi costituzionali, offrendo strumenti e spazi di partecipazione per la costituzione futura di un soggetto politico federato (costituito dalla federazione di altri soggetti politici che condividono un programma di azione ispirato a principi comuni), che abbia la ferma intenzione di lavorare per cambiare l’Italia e l’Europa nei prossimi anni, superando ogni rendita di posizione, ogni retaggio del passato e ogni autoreferenzialità dei ceti politici fondati sul professionismo politico e sui partiti caserma. L’Associazione vuole contribuire, aiutare, collaborare alla pari con tutti coloro che vogliono condividere questo obiettivo e lavorare insieme.